Per la lotta alla corruzione l’ Anac cerca alleati

  Ieri in   occasione della presentazione dell'Indice di Percezione della Corruzione 2015 (CPI) di Transparency International, è stato siglato il Protocollo d'Intesa tra l'Autorità Nazionale Anticorruzione e Transparency International Italia (TI-It), che evidenzia la necessità e la volontà di ANAC di collaborare con Transparency International Italia per promuovere iniziative sui temi della trasparenza, dell'integrità e della lotta alla corruzione. La collaborazione tra Anac e Transparency, punta alla sensibilizzazione sul tema della "whistleblowing", vista anche la recente approvazione da parte della Camera della proposta di legge su chi segnala illeciti sul posto di lavoro.  In occasione dell’ evento è emerso che L'Italia, è al 61/o posto al mondo nella classifica del Rapporto sulla corruzione della pubblica amministrazione pubblicato da Transparency International, alla pari con Lesotho, Senegal,...

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Anac:affidamento di nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi

  Con  Delibera n. 117/2016, l’Autorità ha riconosciuto legittima la possibilità per la S.A. «di rinnovare il contratto di appalto secondo le modalità dell’art. 57, comma 5, lettera b) del d.lgs. 163/2006, espressamente prevista nel contratto medesimo» sempre che sussistano tutte le condizioni di legittimità disciplinate dalla disposizione normativa. In particolare «deve trattarsi di ripetizione di servizi analoghi con il medesimo contraente, quale esecuzione di un unico disegno progettuale, oggetto di procedura aperta o ristretta, con previsione sin dal primo affidamento, nel relativo bando di gara oltre che nel contratto stipulato con l’aggiudicatario della prima procedura, di tale possibilità di ripetizione».L’impresa aggiudicataria, è consapevole che «alla scadenza della prima esecuzione del servizio il committente potrà chiedergli l’esecuzione a trattativa diretta...

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Anac: Omessa dichiarazione e Soccorso Istruttorio

  Nelle procedure di gara per affidamento di servizi tecnici, non è possibile rilevare  dalla  sola dichiarazione del concorrente « di non avere  commesso errore grave nell’esercizio dell’attività professionale, una falsa dichiarazione, nel momento in cui emergano  precedenti risoluzioni contrattuali non dichiarate». In tal caso, l’Autorità ritiene che  « la S.A. sia legittimata a richiedere l’integrazione documentale ai sensi  dell’art. 38, co. 2-bis d.lgs. 163/2006, accompagnata dal pagamento della  sanzione prevista dal bando, fatta salva ogni valutazione successiva  sull’affidabilità dell’impresa, che è rimessa alla S.A.». Qui Delibera n. 768 del 13/07/2016i

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