logo
1_app_anticorruzione
2_schemi_tipo
3_seminari
4_sportello_online
In Evidenza
Pubblicate nell’ apposita sezione le ” Istruzioni Operative” per i Codici di Comportamento

 

11 febbraio 2016

Nella sezione “CODICE DI COMPORTAMENTO E PROCEDURE DISCIPLINARI”  del sito, sono state pubblicate le “ Istruzioni operative” per la revisione dei Codici di Comportamento, integrate con quelle fornite dall’ ANAC.

Nei prossimi giorni, la sezione sarà aggiornata con uno schema-tipo di struttura e  di contenuti giuridici di base del Codice, fermo restando i contenuti peculiari e integrativi  restano indefettibilimente rimessi all’amministrazione procedente.

Al riguardo va evidenziata la necessità di procedere, quanto prima, a una modifica del contenuto del codice di comportamento in vigore presso ciascuna amministrazione,finalizzata a un duplice obiettivo:

  1. a) adeguaree “personalizzare” il codice, se ancora non è stato fatto,  rispetto   alla individuale fisionomia del singolo ente,  tenuto conto che molti enti  hanno proceduto all’approvazione attraverso  una sostanziale trasfusione, a livello locale, del medesimo codice di comportamento nazionale, senza procedere  ad una analisi della concreta e peculiare struttura e funzioni del proprio ente;
  1. b) – introdurre la previsione di uno specificodovere di collaborare attivamente con il responsabile della prevenzione della corruzione  in capo ai titolari di incarichi amministrativi di vertice; dovere la cui violazione deve essere ritenuta particolarmente grave in sede di responsabilità disciplinare  conformemente alle linee guida impartite, in materia, dall’Autorità.

Al riguardo, si richiama l’attenzione sul vigente quadro normativo e, in particolare, fermo restando quanto disposto dalla legge 190/2012, sui sotto indicati atti normativi regolamentari:

Articolo 54, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come sostituito dall’articolo 1, comma 44, della legge 6 novembre 2012, n. 190, secondo il quale ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio Codice di comportamento che integra e specifica il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni definito dal Governo ed approvato con decreto del Presidente della Repubblica;

Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio dell’Autorita? Nazionale Anticorruzione per l’omessa adozione dei Piani triennali di prevenzione della corruzione, dei Programmi triennali di trasparenza e  dei Codici di? comportamento,  il quale prevede  sanzioni pecuniarie amministrative per lamancata adozione della deliberazione dell’organo competente che approva i “Provvedimenti”, per tali dovendosi intendere i provvedimenti di prevenzione della corruzione che la legislazione vigente prevede come obbligatori, e segnatamente il Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC) di cui all’articolo 1, comma 8, della legge 6 novembre 2012, n. 190, il Programma triennale per la trasparenza e l’integrita? (PTTI) di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 3 e il Codice di comportamento di amministrazione di cui all’articolo 54, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.  Equivale a omessa adozione:

  1. a) l’approvazione di un provvedimento puramente ricognitivo di misure, in materia di anticorruzione, in materia di adempimento degli obblighi di pubblicità ovvero in materia di Codice di comportamento di amministrazione;
  2. b) l’approvazione di un provvedimento il cui contenuto riproduca in modo integrale analoghi provvedimenti adottati da altre amministrazioni, privo di misure specifiche introdotte in relazione alle esigenze dell’amministrazione interessata;
  3. c) l’approvazione di un provvedimento privo di misure per la prevenzione del rischio nei settori più esposti, privo di misure concrete di attuazione degli obblighi di pubblicazione di cui alla disciplina vigente, meramente riproduttivo del Codice di comportamento emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62.

Deliberazione Anac n. 12 del 28 ottobre 2015, di aggiornamento 2015 al piano nazionale anticorruzione la quale evidenzia l’utilità della introduzione nel Codice di comportamento di uno specifico dovere di collaborazione nei confronti del responsabile della prevenzione della corruzione (RPC), dalla cui violazione far discendere una responsabilità disciplinare “particolarmente grave”

Piano triennale di prevenzione della corruzione dell’ANAC deliberato nell’adunanza del 20 gennaio 2016 che definisce il Codice di comportamento come “uno dei principali strumenti di prevenzione della corruzione, idonea a mitigare la maggior parte delle tipologie di comportamenti a rischio di corruzione, in quanto specificatamente diretto a favorire la diffusione di comportamenti ispirati a standard di legalità e dell’eticità nell’ambito delle pubbliche amministrazioni“.

Ultimi Articoli

AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE: SANZIONI PER MANCATA PUBBLICAZIONE

Sportello Anticorruzione rende disponibile il software applicativo @trasparente per adempiere a tutti gli obblighi di pubblicità e trasparenza (amministrazione trasparente/società trasparente). Si ricorda che la mancata pubblicazione di tutti gli incarichi, esterni e interni, nella sezione “Amministrazione Trasparente” dell’Ente, determina l’applicazione delle sanzioni per l'avvenuta erogazione dell'indennità di risultato ai dirigenti responsabili del conferimento degli incarichi. È quanto affermato dalla Corte dei Conti con sentenza n.185/2018, la quale continua affermando che il danno discende «dalla violazione gravemente colposa di un preciso obbligo normativo, vigente all'epoca in cui la condotta è stata posta in essere, cui è conseguita una spesa indebita per l'ente locale». Per approfondimenti vai alla sezione @trasparente di questo sito. Tutti i servizi della Community SPORTELLO ANTICORRUZIONE sono gratuiti per gli...

Continua...

TG1: eProcurement Asmel come antidoto alla corruzione

Nel servizio di TG1 l’intervista al segretario Asmel in occasione del Convegno “Innovazione negli appalti - 5 anni di obiettivi comuni”. L’ obbligo di utilizzo di piattaforme telematiche per tutte le tipologie di gare, prescritto dall’art.40 del Codice per le centrali di committenza decorrerà dal 18 ottobre 2018 anche per le stazioni appaltanti. La gestione telematica permette alle S.A. di raggiungere con immediatezza più operatori economici, di standardizzare le procedure, di ridurre le possibilità di errore, tracciabilità e trasparenza. Agli operatori economici permette risparmi di tempo e di costi per presentare le offerte e per dialogare con la stazione appaltante. Il segretario Francesco Pinto ha potuto quindi illustrare con orgoglio i risultati ottenuti in un percorso durato un quinquennio e condiviso con i...

Continua...

OBIETTIVI DI ACCESSIBILITA’: Assistenza gratuita e pubblicazione entro il 31 marzo 2019

Entro il 31 marzo p.v. tutti gli enti locali devono pubblicare nella sezione "Amministrazione Trasparente” dei propri siti istituzionali gli OBIETTIVI DI ACCESSIBILITÀ PER IL 2019 ai sensi dell'art. 9, c. 7, del D.L. 179/2012 e ella Delibera ANAC nr. 50/2013. Sulla base delle indicazioni dell’AgID, gli enti locali devono: Compilare il “Questionario di Autovalutazione - Modello A”, fornito da AgID, per l’autovalutazione sullo stato di adeguamento dei propri siti e servizi web alla normativa sull’accessibilità. I risultati del questionario, a uso interno, forniscono all’Ente un quadro delle criticità esistenti e possono essere utilizzati per predisporre gli Obiettivi annuali di accessibilità e gli interventi da realizzare, da inserire poi attraverso l'applicazione online specifica. Caricare e pubblicare gli obiettivi sull’ Applicazione online “Obiettivi...

Continua...