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IL “DIRIGENTE ANTICORRUZIONE” VA PREMIATO
14 maggio 2018
L’atto di indirizzo del dipartimento della Funzione pubblica all’ Aran per il nuovo contratto dei dirigenti della p.a., relativo al triennio 2016-2018 introduce importanti novità: il dirigente che si assumerà l’onere di svolgere l’incarico aggiuntivo di responsabile della prevenzione della corruzione percepirà la quota massima della retribuzione di risultato; verrà inoltre eliminata la distinzione tra parte fissa e parte variabile della retribuzione di posizione, con un’unica voce di retribuzione di posizione coincidente con quella variabile; situazione normativa e salariale semplificata per il dirigente senza posto, ma fermo l’onere di partecipazione a un numero determinato di interpelli. Sul conferimento degli incarichi, invece, il nuovo CCNL dirigenziale dovrà incentivare le “procedure che limitino il ricorso all’outsourcing, in un’ottica di imparzialità ed efficienza della funzione”.
A conferma dell’apicalità delle funzioni di prevenzione della corruzione, la previsione in forza della quale, in mancanza della costituzione di un apposito ufficio, il contratto potrà prevedere, quale corrispettivo «per le notevoli funzioni e responsabilità assunte» dal dirigente che intenda farsi carico di questo onere, la corresponsione della quota massima di retribuzione di risultato.