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PTPCT: Responsabilità per mancata adozione
6 febbraio 2020
Infatti, l’Anac con Delibera n.1152/2019, nel caso di organo di indirizzo, sottolinea che a questo spetta l’obbligo di controllo generalizzato affinché le disposizioni normative e regolamentari siano attuate, con ciò delineandosi anche la c.d. culpa in vigilando.
Per ciò che attiene alle motivazioni addotte dall’RPCT, l’ANAC ritiene che “tra il termine indicato per l’aggiornamento omesso, il 31 gennaio 2019, e i due eventi verificatesi «nel corso dei primi mesi dell’anno 2019», l’organo di indirizzo ha avuto a disposizione un lasso di tempo ragionevole per porre in essere tutte le iniziative necessarie per far in modo che la Società fosse adempiente nei confronti della normativa anticorruzione.”
Infine, la sanzione pecunaria, a carico dei soggetti ritenuti responsabili è definita in rapporto a: la gravità dell’infrazione, anche tenuto conto del grado di partecipazione dell’interessato al comportamento omissivo; la rilevanza degli adempimenti omessi, anche in relazione alla dimensione organizzativa dell’amministrazione e al grado di esposizione dell’amministrazione, o di sue attività, al rischio di corruzione; la contestuale omissione di più di uno dei provvedimenti obbligatori; l’eventuale reiterazione di comportamenti analoghi a quelli contestati; l’opera svolta dall’agente per l’eliminazione o l’attenuazione delle conseguenze dell’infrazione contestata.
Al fine di non incorrere in sanzioni amministrative e pecuniarie, ricordiamo che SportelloAnticorruzione – sezione PTPCT, rende disponibili le video-istruzioni per la mappatura dei processi e per l’utilizzo della piattaforma ANAC per l’acquisizione dei dati dei Piani Triennali. Sono inoltre scaricabili gli schemi aggiornati per le opportune personalizzazioni, tra cui la Mappatura dei processi per la valutazione del rischio, la Proposta preliminare tipo del PTPCT 2020-2022, l’Avviso di pubblicazione per la consultazione pubblica e la Delibera di approvazione definitiva.